BATTAGLIA PER LA TERRA 3D. (Terra - 2007)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di: Aristomenis Tsirbas
Sceneggiatura di: Evan Spiliotopoulos
Storia di: Aristomenis Tsirbas
Prodotto da: Keith Calder, Ryan Colucci, Dane Allan Smith e Jessica Wu
Produzione: MeniThings LLC e Snoot Entertainment
Animazioni: MeniThings LLC
Edizione Italiana: Media Film
USCITA ITALIANA: 29 MAGGIO 2009
Battaglia per la Terra 3D è la prima opera full-leight nata dalla mente di Aristomenis, in arte Meni, fondatore dello studio MeniThings insieme al produttore Dane Allan Smith. La sua carriera si sviluppa tra TV e cinema come artista visuale e titoli come il capolavoro di James Cameron "Titanic" (1997) o "Hellboy" (2004) o "Star Trek: Deep Space Nine" (1993) nel suo personale curriculum. Ecco così dedicarsi dal 2000 all'animazione CGI prima con "The Freak" (2002) e nel 2007 finalmente con il primo lungometraggio di stampo fantascientifico "Battaglia per la Terra 3D".
La storia inizia sul pianeta terra, un pianeta sull'orlo del collasso e ridotto ad un pianeta invivibile per gli umani. Questi ultimi cercano così un altro pianeta da colonizzare e in cui ricostruire la propria civiltà. Il pianeta in questione però è già abitato, da una razza evoluta di alieni che si ritrovano, dall'oggi al domani, sotto l'attacco di una razza a loro sconosciuta che ha l'unico intento di impossessarsi del loro pianeta usando solamente forza bruta. La battaglia che ne risulta è cruenta e difficile e l'unica speranza è data da un evento fortuito: la cattura di un pilota umano da parte di una giovane Terriana di nome Mala. L'amicizia che nasce rappresenterà l'unico punto d'incontro tra le due razze.
Di chiara ispirazione a "La Guerra dei Mondi", Tsirbas concepisce una storia i cui fini superiori sono chiari già dalla locandina che presenta il lungometraggio. La sceneggiatura è affidata a Spiliotopoulos, già al lavoro su "Il Libro Della Giungla 2" della Disney. Tsirbas però sembra più interessato al punto di vista degli alieni rispetto alla controparte umana, opposto a quello cui puntava il romanzo prima citato. In questa storia gli umani vengono rappresentati come la parte cattiva ma con una profonda motivazione dietro: la distruzione del proprio pianeta a causa dell'eccessivo e sconsiderato sfruttamento delle sue risorse.
Da artista con un sogno nel cassetto per Tsirbas, la storia del lungometraggio d'animazione rimane in incubazione per molti anni, passando per numerose esperienze e anche un cortometraggio animato intitolato "Terra" (2003), in cui il regista pone le basi di questa storia. Proprio questo progetto apre a Tsirbas la porta di Snoot Entertainment, casa di produzione di Keith Calder. Il lungometraggio che ne nasce è un perfetto mix di avventura e fantascienza dedicato ad un largo pubblico e con un forte messaggio sociale e ambientalista. La premessa ad un futuro catastrofico, scelte sbagliate da parte di poche menti al potere e uno spiraglio, in fondo, di risoluzione pacifica.
Il budget ridotto e la giovane età dello studio d'animazione ne fanno un prodotto visivamente non di altissimo livello, ma sforzo pur sempre da apprezzare. Limitazioni a tempi e attrezzature si vedono nei dettagli delle immagini, nel numero di oggetti presenti sullo schermo. Lo stile scelto è volutamente semplice, morbido e colorato per il popolo dei terriani, cosa che favorisce l'uso di modelli alquanto veloci da realizzare e calcolare. Tutt'altra cosa invece per il popolo degli invasori, la cui tecnologia (astronavi, ecc) sono rappresentati con colori freddi e linee squadrate; una chiara divisione delle parti. Ultimo appunto per le mimiche facciali e corporali dei personaggi: gli artisti del settore sanno che questo rappresenta da sempre uno dei punti dolenti di ogni produzione se non si hanno i tempi e le tecnologie adatte. I MeniThings devono ampiamente studiare ancora l'argomento.
La storia è chiaramente ritagliata e ispirata a moltissime che l'anno già preceduta, prendendo un po il meglio di queste e apportando qualche cambiamento soprattutto alle parti. La volontà del regista è quella di ben illustrare usi e costumi del popolo sottomesso e creare antipatia verso gli invasori, così da schierare dichiaratamente lo spettatore. I tempi non sono scanditi alla perfezione e si intuisce anche la passione per le scene d'azione spaziale del regista, che cura meglio di altri. Il tutto è visto sotto un occhio pessimistico fino alla fine, fino alle ultimissime scene, quando un taglio netto inverte la sorte delle due razze. Una storia pensata e realizzata per un ampio pubblico con l'ausilio anche delle nuove tecniche di proiezione 3D, ma, riservato, cosa obiettabile, solo alle sole scene d'azione. Infatti dei messaggi compariranno sullo schermo durante la proiezione per avvisare gli spettatori di indossare gli speciali occhiali.
A prestare le voci ai principali personaggi la produzione ha assoldato nomi di spicco del cinema mondiale come Rosanna Arquette, Evan Rachel Wood, Brian Cox, James Garner, Danny Glover, Amanda Peet, Ron Perlman, Dennis Quaid, Luke Wilson e molti altri ancora. Mentre il doppiaggio italiano è ad opera de Federica De Bortoli, Stefano Crescentini, Francesco Bulckaen, Mauro Gravina, Antonella Giannini e molti altri. Il lungometraggio è uscito negli States il 1° Maggio 2009, oltre un anno dopo il suo completamento in cerca di una distribuzione, mentre arriva in Italia, nei cinema dal 29 Maggio 2009 sotto etichetta MediaFilm.
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(Terra - 2007)
(lungometraggio d'animazione)
Regia di:
Aristomenis Tsirbas
Sceneggiatura di:
Evan Spiliotopoulos
Storia di:
Aristomenis Tsirbas
Prodotto da:
Keith Calder, Ryan Colucci, Dane Allan Smith e Jessica Wu
Produzione:
MeniThings LLC e Snoot Entertainment
Animazioni:
MeniThings LLC
Edizione Italiana:
Media Film
USCITA ITALIANA: 29 MAGGIO 2009
Battaglia per la Terra 3D è la prima opera full-leight nata dalla mente di Aristomenis, in arte Meni, fondatore dello studio MeniThings insieme al produttore Dane Allan Smith. La sua carriera si sviluppa tra TV e cinema come artista visuale e titoli come il capolavoro di James Cameron "Titanic" (1997) o "Hellboy" (2004) o "Star Trek: Deep Space Nine" (1993) nel suo personale curriculum. Ecco così dedicarsi dal 2000 all'animazione CGI prima con "The Freak" (2002) e nel 2007 finalmente con il primo lungometraggio di stampo fantascientifico "Battaglia per la Terra 3D".
La storia inizia sul pianeta terra, un pianeta sull'orlo del collasso e ridotto ad un pianeta invivibile per gli umani. Questi ultimi cercano così un altro pianeta da colonizzare e in cui ricostruire la propria civiltà. Il pianeta in questione però è già abitato, da una razza evoluta di alieni che si ritrovano, dall'oggi al domani, sotto l'attacco di una razza a loro sconosciuta che ha l'unico intento di impossessarsi del loro pianeta usando solamente forza bruta. La battaglia che ne risulta è cruenta e difficile e l'unica speranza è data da un evento fortuito: la cattura di un pilota umano da parte di una giovane Terriana di nome Mala. L'amicizia che nasce rappresenterà l'unico punto d'incontro tra le due razze.
Di chiara ispirazione a "La Guerra dei Mondi", Tsirbas concepisce una storia i cui fini superiori sono chiari già dalla locandina che presenta il lungometraggio. La sceneggiatura è affidata a Spiliotopoulos, già al lavoro su "Il Libro Della Giungla 2" della Disney. Tsirbas però sembra più interessato al punto di vista degli alieni rispetto alla controparte umana, opposto a quello cui puntava il romanzo prima citato. In questa storia gli umani vengono rappresentati come la parte cattiva ma con una profonda motivazione dietro: la distruzione del proprio pianeta a causa dell'eccessivo e sconsiderato sfruttamento delle sue risorse.
Da artista con un sogno nel cassetto per Tsirbas, la storia del lungometraggio d'animazione rimane in incubazione per molti anni, passando per numerose esperienze e anche un cortometraggio animato intitolato "Terra" (2003), in cui il regista pone le basi di questa storia. Proprio questo progetto apre a Tsirbas la porta di Snoot Entertainment, casa di produzione di Keith Calder. Il lungometraggio che ne nasce è un perfetto mix di avventura e fantascienza dedicato ad un largo pubblico e con un forte messaggio sociale e ambientalista. La premessa ad un futuro catastrofico, scelte sbagliate da parte di poche menti al potere e uno spiraglio, in fondo, di risoluzione pacifica.
Il budget ridotto e la giovane età dello studio d'animazione ne fanno un prodotto visivamente non di altissimo livello, ma sforzo pur sempre da apprezzare. Limitazioni a tempi e attrezzature si vedono nei dettagli delle immagini, nel numero di oggetti presenti sullo schermo. Lo stile scelto è volutamente semplice, morbido e colorato per il popolo dei terriani, cosa che favorisce l'uso di modelli alquanto veloci da realizzare e calcolare. Tutt'altra cosa invece per il popolo degli invasori, la cui tecnologia (astronavi, ecc) sono rappresentati con colori freddi e linee squadrate; una chiara divisione delle parti. Ultimo appunto per le mimiche facciali e corporali dei personaggi: gli artisti del settore sanno che questo rappresenta da sempre uno dei punti dolenti di ogni produzione se non si hanno i tempi e le tecnologie adatte. I MeniThings devono ampiamente studiare ancora l'argomento.
La storia è chiaramente ritagliata e ispirata a moltissime che l'anno già preceduta, prendendo un po il meglio di queste e apportando qualche cambiamento soprattutto alle parti. La volontà del regista è quella di ben illustrare usi e costumi del popolo sottomesso e creare antipatia verso gli invasori, così da schierare dichiaratamente lo spettatore. I tempi non sono scanditi alla perfezione e si intuisce anche la passione per le scene d'azione spaziale del regista, che cura meglio di altri. Il tutto è visto sotto un occhio pessimistico fino alla fine, fino alle ultimissime scene, quando un taglio netto inverte la sorte delle due razze. Una storia pensata e realizzata per un ampio pubblico con l'ausilio anche delle nuove tecniche di proiezione 3D, ma, riservato, cosa obiettabile, solo alle sole scene d'azione. Infatti dei messaggi compariranno sullo schermo durante la proiezione per avvisare gli spettatori di indossare gli speciali occhiali.
A prestare le voci ai principali personaggi la produzione ha assoldato nomi di spicco del cinema mondiale come Rosanna Arquette, Evan Rachel Wood, Brian Cox, James Garner, Danny Glover, Amanda Peet, Ron Perlman, Dennis Quaid, Luke Wilson e molti altri ancora. Mentre il doppiaggio italiano è ad opera de Federica De Bortoli, Stefano Crescentini, Francesco Bulckaen, Mauro Gravina, Antonella Giannini e molti altri. Il lungometraggio è uscito negli States il 1° Maggio 2009, oltre un anno dopo il suo completamento in cerca di una distribuzione, mentre arriva in Italia, nei cinema dal 29 Maggio 2009 sotto etichetta MediaFilm.